12 gennaio 2010
SCHEMA DI RICERCA
PIANO OPERATIVO 22/12/2009
MOTIVAZIONI E SINTETICO PIANO OPERATIVO INIZIALE DELLA RICERCA
Questioni aperte sulle quali ci interroghiamo:
1) Nella nostra provincia, regione, nel modello nord-est come sta cambiando la percezione del lavoro come elemento di valorizzazione e socializzazione? Quali sono i lavori “di valore”? E particolarmente,
il lavoro manuale (tipico del disabile intellettivo) che collocazione troverà nel contesto economico che cambia? Esiste un lavoro manuale riconosciuto? Anche economicamente?
Cha spazio hanno o avranno in questo contesto le persone disabili? E quelle professionalmente svantaggiate (i “lavoratori semplici”)?
2) come si percepiscono la persona disabile intellettivo e la sua famiglia all’interno di valori sociali ed economici in profonda modificazione. L’identità lavorativa è ancora percepita come significativa rispetto ad un immaginario futuro e come strumento di inclusione sociale? Che ruolo lavorativo immaginano, si aspettano, desiderano come possibilità di inserimento del figlio e/o familiare?
Obiettivo.
- Tentare di capire, se e che scostamento esiste tra una realtà economica in profonda e veloce trasformazione ed una realtà (più intangibile) fatta di aspettative delle famiglie, delle persone coinvolte e che toccano più la sfera sociale, personale, di identità del disabile intellettiva e/o della persona svantaggiata.
- A partire da una macro-analisi sul modello economico locale (Veneto e Vicentino) tentare di comprendere le tendenze di sviluppo delle tipologie di attività lavorative nei prossimi anni, per indirizzare i percorsi formativi e di inserimento lavorativo delle persone disabili intellettive e/o svantaggiate
La ricerca diventa un punto di partenza per ulteriori ricerche e/o interventi sia sul territorio che con i “protagonisti” coinvolti nelle problematiche dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
RISORSE UMANE “ESTERNE” DA COINVOLGERE:
1. Una persona che coordini il lavoro di ricerca e che scriva il report finale del progetto In. Rete.
2. Un professionista che realizzi la ricerca relativa al mondo della disabilità
3. Un supervisore per la ricerca sulla disabilità
4. Un supervisore/attuatore per la parte di ricerca relativa al mondo economico ed ai suoi sviluppi.
Per i punti 1 e 2 si ipotizza la collaborazione di Mauro Cason, dottore in psicologia del lavoro.
Per il punto 3 si chiederà la collaborazione del dott. Carlo Lepri.
Per il punto 4 si chiederà la collaborazione del Dott. Daniele Marini della Fondazione Nord-Est., o di un suo collaboratore.
RISORSE TECNICHE.
Verrà predisposto un blog all’interno del sito del CPV, dove poter lavorare in rete tra i partner ed i professionisti coinvolti, e per scambio di materiali, informazioni…
MODALITÀ OPERATIVA INIZIALE
Costituire il gruppo di lavoro per impostare le ricerche e consentire l’operatività. Di esso fanno parte i partner che saranno coinvolti man mano nell’elaborazione dei contenuti e nell’andamento.
1) Nella nostra provincia, regione, nel modello nord-est come sta cambiando la percezione del lavoro come elemento di valorizzazione e socializzazione? Quali sono i lavori “di valore”? E particolarmente,
il lavoro manuale (tipico del disabile intellettivo) che collocazione troverà nel contesto economico che cambia? Esiste un lavoro manuale riconosciuto? Anche economicamente?
Cha spazio hanno o avranno in questo contesto le persone disabili? E quelle professionalmente svantaggiate (i “lavoratori semplici”)?
2) come si percepiscono la persona disabile intellettivo e la sua famiglia all’interno di valori sociali ed economici in profonda modificazione. L’identità lavorativa è ancora percepita come significativa rispetto ad un immaginario futuro e come strumento di inclusione sociale? Che ruolo lavorativo immaginano, si aspettano, desiderano come possibilità di inserimento del figlio e/o familiare?
Obiettivo.
- Tentare di capire, se e che scostamento esiste tra una realtà economica in profonda e veloce trasformazione ed una realtà (più intangibile) fatta di aspettative delle famiglie, delle persone coinvolte e che toccano più la sfera sociale, personale, di identità del disabile intellettiva e/o della persona svantaggiata.
- A partire da una macro-analisi sul modello economico locale (Veneto e Vicentino) tentare di comprendere le tendenze di sviluppo delle tipologie di attività lavorative nei prossimi anni, per indirizzare i percorsi formativi e di inserimento lavorativo delle persone disabili intellettive e/o svantaggiate
La ricerca diventa un punto di partenza per ulteriori ricerche e/o interventi sia sul territorio che con i “protagonisti” coinvolti nelle problematiche dell’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
RISORSE UMANE “ESTERNE” DA COINVOLGERE:
1. Una persona che coordini il lavoro di ricerca e che scriva il report finale del progetto In. Rete.
2. Un professionista che realizzi la ricerca relativa al mondo della disabilità
3. Un supervisore per la ricerca sulla disabilità
4. Un supervisore/attuatore per la parte di ricerca relativa al mondo economico ed ai suoi sviluppi.
Per i punti 1 e 2 si ipotizza la collaborazione di Mauro Cason, dottore in psicologia del lavoro.
Per il punto 3 si chiederà la collaborazione del dott. Carlo Lepri.
Per il punto 4 si chiederà la collaborazione del Dott. Daniele Marini della Fondazione Nord-Est., o di un suo collaboratore.
RISORSE TECNICHE.
Verrà predisposto un blog all’interno del sito del CPV, dove poter lavorare in rete tra i partner ed i professionisti coinvolti, e per scambio di materiali, informazioni…
MODALITÀ OPERATIVA INIZIALE
Costituire il gruppo di lavoro per impostare le ricerche e consentire l’operatività. Di esso fanno parte i partner che saranno coinvolti man mano nell’elaborazione dei contenuti e nell’andamento.